Intervista Javier Deferrari dello studio Deferrari+Modesti. L’Architetto ha collaborato a due splendidi progetti di Travertini e Pietre.
Italo-argentino, Javier Deferrari, Architetto, nasce a Buenos Aires nel 1978. Inizia gli studi in Architettura all’Universidad di Buenos Aires. Nel 2002 si trasferisce a Milano dove successivamente si laurea al Politecnico. Nel 2006 dopo un’esperienza in Sudafrica, inizia una collaborazione con RRC Architetti di Milano, sviluppando progetti residenziali in Italia e all’estero. Nel 2008 inizia a collaborare con lo studio di Stefano Boeri, che lo porta a impegnarsi a La Maddalena nel progetto di riqualificazione dell’Ex Arsenale Militare. 2010 Si trasferisce a Firenze e insieme a Lavinia Modesti fonda DEFERRARI+MODESTI.
L’Architetto Javier Deferrari collabora con Travertini e Pietre. “Abbiamo collaborato in due occasioni” spiega. “Prima nel 2013 per un rivestimento a La Petite e poi nel 2015 per il pavimento della Libreria Brac”.
Il progetto La Petite
L’intervento su La Petite ha riscosso grande interesse anche per l’uso del materiale messo a disposizione di Travertini e Pietre. “Abbiamo progettato un rivestimento per la parete de La Petite. Avevamo un’idea ben chiara del rivestimento tridimensionale che volevamo ottenere, stavamo valutando diversi materiali e la fattibilità economica”. C’è stato poi il contatto con Travertini e Pietre “Alberto è venuto a presentare l’azienda, abbiamo visionato del materiale e ci ha convinto, anche con costi sostenibili. Il risultato è una parete di 40 metri quadri mossa, vibrante con contrasti e un forte gioco di ombre. Questo è possibile grazie al materiale fornitoci dall’azienda: il travertino anticato. Devo ringraziare l’azienda perché ha trasformato un’idea brillante in concretezza”.
“Alla Libreria Brac invece abbiamo realizzato il pavimento della corte esterna” prosegue Deferrari. “In questo caso abbiamo scelto dei listoni lunghi di pietra serena. Una soluzione semplice ma efficace che va a riprendere la composizione in legno che si trova all’interno”.